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Un blog creato da desio_5_stelle il 09/02/2010

desio 5 stelle

trasparenza & partecipazione per il bene comune

 
 

AREA PERSONALE

 

I CANDIDATI SI PRESENTANO

 

26 NOVEMBRE 2010 - TUTTI A CASA!!!

Le dimissioni del sindaco non sono arrivate, la mozione di sfiducia non è stata votata in consiglio, ma ciò che conta è l'ottimo risultato raggiunto oggi, 26 Novembre 2010: 17 CONSIGLIERI (PD, DESIO VIVA, IDV, LEGA, DESIO 5 STELLE) MEDIANTE DIMISSIONI CONTEMPORANEE QUESTA MATTINA HANNO RESPONSABILMENTE MESSO LA PAROLA FINE AL DISASTROSO MANDATO MARIANI BIS.

E' quello che aspettavamo dal 26 luglio, esattamente 4 mesi fa, quando abbiamo proposto la mozione di sfiducia.

Finalmente la parola torna ai cittadini.

 

DESIO 5 STELLE AL FORUM GIOVANI

MICOL CASTELLANI e DAVIDE TRIPIEDI al FORUM GIOVANI

 

 

GUARDA IL VIDEO: "LA MAFIA A DESIO"

 

 

INCENERITORE DI DESIO

In questo breve filmato la nostra battaglia per l'alternativa al nuovo (e al vecchio) inceneritore, in difesa di SALUTE, AMBIENTE e TASCHE dei CITTADINI!!! 

 

RICORSO AL TAR CONTRO PEDEMONTANA

I Comitati di cittadini di Bovisio Masciago, Cesano Maderno e Seveso fanno ricorso al TAR contro Pedemontana
 

E' NATO IL MOVIMENTO 5 STELLE!

fatto di cittadini, incensurati e lontani da tutti i partiti, che vogliono riappropriarsi della Politica per il bene comune contro gli interessi dei soliti noti!

 

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Desio. Il Comune pagherà la bonifica della discarica della 'ndrangheta.

Post n°206 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da te.miti
 

Desio - Il Comune pagherà la bonifica della discarica della ’ndrangheta

di ALESSANDRO CRISAFULLI da Il Giorno

La beffa: gli 8 arrestati coinvolti nella vicenda risultano nullatenenti
— DESIO —
OLTRE IL DANNO la beffa. E’ la situazione del Comune di Desio nella vicenda della cava della ‘ndrangheta di via Molinara. Già, perchè l’incredibile scenario scoperto dalla polizia provinciale con l’operazione Starwars nel 2008, cioè la creazione dell’enorme cratere accanto alla Valassina riempito di rifiuti da personaggi legati alla malavita organizzata (8 arrestati), ha portato una serie di conseguenze: non solo il danno ambientale, non solo il danno d’immagine (da lì in poi Desio è diventata “la città della ‘ndrangheta”) ma anche quello economico: i costi della bonifica, infatti, a oggi, sono in carico al Comune. E non si parla di pochi spiccioli, visto che il tecnico incaricato dalla precedente amministrazione, l’ingegner Giuseppe Farina, stimava almeno 2,5 milioni di euro. «Una cifra enorme - spiega il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti -. Al momento tutto sarebbe a carico nostro, perchè i personaggi finiti in carcere risulterebbero nullatenenti, ma vogliamo andare a fondo sulla proprietà del terreno, cioè Massimiliano Cannarozzo, perchè è assurdo che dobbiamo sostenere noi quei costi: ci sono in mezzo gli avvocati». In questi giorni si stanno muovendo alcune situazioni importanti, per risolvere una questione ferma da oltre tre anni: un’azienda specializzata sta definendo il preventivo per i carotaggi da effettuare sull’area, per scoprire cosa ci sia davvero sotterrato. Si parla di una spesa che sicuramente supererà i 100 mila euro. «Abbiamo fatto un sopralluogo con loro un mese fa - spiega il vicesindaco - in questi giorni ci rivedremo per procedere. Dovremmo fare analisi fino a 25 metri di profondità».

UNA NOVITÀ, quest’ultima, che aumenta le preoccupazioni, visto che finora si era parlato di analisi fino a 12-13 metri. Le prime, disposte dalla Procura, furono fatte a quota 6-7 metri, e fecero emergere eternit, idrocarburi, macerie, scarti edilizi e quant’altro. «I carotaggi verranno fatti in contraddittorio con l’Arpa - spiega Ricchiuti -. Una volta accertato tutto quanto c’è sotto potremo definire bene i costi e i tempi di bonifica, adesso è azzardato fare previsioni». Se emergeranno materiali inquinanti, enterà in campo la Regione, «si potrà iscrivere il sito nell’elenco di quelli di interesse regionale da bonificare - dice il vicesindaco - e quindi anche la Regione stanzierà dei fondi».

La vicenda finì in Parlamento
UN ANNO E MEZZO fa la questione sbarcò anche in Parlamento, con l’interrogazione all’allora Ministro dell’Ambiente dell’onorevole leghista Paolo Grimoldi: «La bonifica di 110 mila metri cubi di terra è assolutamente necessaria ed urgente perché, oltre ai rifiuti generici e al materiale inerte, tra cui carcasse di automobili, nella cava sarebbero sepolti rifiuti pericolosi, quali cromo, eternit, piombo e metalli, tutte sostanze cancerogene».

 
 
 

Infrastrutture senza alcun fondo "mancano tre miliardi di euro"

Post n°205 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da te.miti
 

Infrastrutture senza alcun fondo
«Mancano tre miliardi di euro»

Lavori per la Pedemontana a Solbiate Olona (Foto by Enrico Scaringi / Varese Press)

Monza - Un documento con cui ha sottolineato la difficoltà di realizzazione delle infrastrutture, dalla quale non sfuggono Pedemontana e Tem, Brebemi, sia per quanto riguarda i tempi, sia per quel che concerne i finanziamenti, per diversi motivi: «La prima fonte di ritardo - spiega Asperti - sono i processi decisionali della pubblica amministrazione e le esitazioni della politica. Molte di queste opere coinvolgono una tale quantità di soggetti istituzionali e di poliarchie territoriali da richiedere un forte grado di coesione. Ciò è possibile quando l'obiettivo è condiviso, ma quando la coesione si scontra con l'opposizione ideologica all'infrastruttura in quanto tale è difficile procedere».

Secondo Asperti alcune delle difficoltà attuali dipendono anche da un approccio non troppo disciplinato al project financing: «Non è uno strumento finanziario, bensì una costruzione imprenditoriale molto complessa: da maneggiare con riguardo. Pedemontana ad esempio è un greenfield da 5 miliardi, Tem di quasi 2 miliardi. In totale 110 km di autostrade per quasi 7 miliardi; e dire che i 3mila km di rete autostradale privatizzati nel 2000 vennero acquistati esattamente per 7 miliardi di euro».

E ha proseguito: «Pedemontana, a fronte di un impegno complessivo di 5,040 miliardi di euro, ha risorse disponibili pari a 1,445 miliardi, mentre deve reperire 3,595 miliardi di euro. Non mancano problemi ed inquietudini nemmeno sul fronte dell'equity. Serravalle, che detiene il 68% di Pedemontana e il 34% di Tem deve decidere se rafforzarsi patrimonialmente o cedere in buona misura la titolarità delle iniziative».

Che la crisi abbia reso più difficile il reperimento dei fondi non è un mistero: «L'anno scorso - ha spiegato il presidente di Pedemontana - le banche europee erano degli interlocutori interessati alla realizzazione del progetto. Oggi invece si sono dileguate. Però le maggiori banche italiane sono rimaste e sono al nostro fianco e ci sono aspetti che mi fanno ben sperare in una buona chiusura della situazione finanziaria».

Tanto più, ricorda Lombardo, che la scorsa settimana è stato sottoscritto ufficialmente il contratto di affidamento da 1,7 miliardi di euro delle tratte B1 (Como) B2 e C (Monza/Brianza) e D (Monza/Brianza e Bergamo) dell¿autostrada e della Greenway, con il consorzio Ati, guidata dall¿austriaca Strabag con le italiane Maltauro, Fincosit e Adanti: «I timori espressi sono stati superati dagli eventi. I giudici hanno manifestato una conoscenza della materia che gli fa onore. L'obiettivo resta l'Expo 2015».
Luca Scarpetta

 
 
 

Pedemontana. Monza, il traffico a rischio paralisi.

Post n°204 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da te.miti
 

Disco verde per Pedemontana
Monza, il traffico a rischio paralisi

Monza - Poco più di un'ottantina di chilometri di nastro d'asfalto, dal costo di cinque miliardi di euro, e cantieri ultimati entro il 2015, giusto per l'Expo. Pedemontana si avvicina a Monza. E questo grazie anche alla decisione del Tar della Lombardia che ha negato la sospensiva al contratto di aggiudicazione del cantiere che porterà alla realizzazione del tratto brianzolo dell'autostrada.

A chiedere al tribunale di fermare l'aggiudicazione della gara era stata la cordata giunta al secondo posto nella gara d'appalto, guidata da Impregilo. Il tribunale ha respinto la richiesta e il gruppo di aziende che aveva vinto il bando, guidato dall'austriaca Strabag, potrà muovere le ruspe in direzione della Brianza. Un'autostrada che porterà non pochi problemi alla città. Il primo nodo, e forse quello che maggiormente temono gli automobilisti, ci sarà sulla Valassina, all'altezza del confine tra Lissone e Desio.

Pedemontana si innesterà sulla superstrada per Lecco con un poderoso sistema di rotonde e di svincoli. Sarà uno degli snodi più importanti, tanto che, per non congestionare il traffico, si creerà un sistema di raccordi che qualcuno ha stabilito essere il più grande d'Europa. Facile immaginare gli inevitabili disagi che il cantiere di Pedemontana riverserà sui pendolari della Monza-Lecco. Soprattutto se si tiene conto che già oggi la viabilità è congestionata dai lavori per la realizzazione dell¿interramento di viale Lombardia.

Un cantiere, quest'ultimo, che dovrebbe terminare proprio in concomitanza con l'apertura di quello della pedemontana lombarda, creando di fatto un perenne stato di lavori viabilistici sulla Valassina senza soluzione di continuità. E gli automobilisti? Si rassegnino: saranno sempre in coda. L'altro nodo monzese parte, in realtà, da Macherio. Qui è previsto uno svincolo che servirà per convogliare in Pedemontana le auto della Brianza centrale. Una nuova strada di collegamento partirà da questa uscita/entrata e, attraverso i campi e la sovrapposizione con strade già esistenti porterà fino all'ospedale San Gerardo.

Più precisamente Pedemontana sarà connessa alle vie Asiago, Podgora e Negrelli. Su queste arterie, è questa la speranza dei tecnici, si dovrebbe portare il traffico monzese proveniente dal centro città, e anche dalla vicina Valassina, sulla strada per Bergamo, senza intasare il nodo di Desio. Una follia, a detta degli stessi amministratori locali, che stanno chiedendo a gran voce alla Provincia di Monza la creazione di una nuova strada che, utilizzando il sottopasso di via Nobel (realizzato ma rimasto un ramo secco), colleghi via Della Birona alla nuova connessione con Pedemontana.

Un sistema più diretto, quindi, che impedisca a camion e automobili di intasare le già sature strade cittadine. In questa battaglia Monza è appoggiata anche da altri Comuni, spaventati dalle ripercussioni che una viabilità di questo genere potrà comportare sulle strade locali: Vedano al Lambro, Lissone, Macherio, Sovico e Albiate stanno chiedendo, ormai da mesi, delle alternative. Che però sono costose e ormai sempre più difficili da realizzare: dove si pensa di realizzare il collegamento via della Birona/via Nobel stano costruendo nuove case.
Davide Perego

 
 
 

Transition Desio

Post n°203 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da desio_5_stelle
 

Meglio subire la crisi (anzi, le crisi), oppure cercare di affrontarle attivamente riprogettando le nostre vite e la società in cui viviamo? E' solo una delle molte provocazioni e degli spunti di riflessione emersi ieri sera in Sala Pertini durante l'interessante incontro organizzato dall'associazione culturale "G. Lazzati" sul tema della Transizione, grazie alla partecipazione di Ellen Berrman di Transition Italia.

Per saperne di più, consigliamo vivamente un giro sul sito di Transition Italia

 

 
 
 

Torna il furgone bianco

Post n°202 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da desio_5_stelle
 
Foto di desio_5_stelle

A distanza di qualche anno dall'ultima rilevazione, è comparsa davanti al Comune la stazione mobile dell'Arpa per il rilevamento dell'inquinamento atmosferico. La rilevazione dovrebbe durare un mese. Attendiamo il comunicato ufficiale sul sito del comune nella speranza di avere qualche dettaglio in più, ad esempio riguardo gli inquinanti che saranno oggetto di misurazione.

 
 
 

Eternit, lo conosciamo davvero?

Ieri sera in consiglio comunale ho voluto ricordare la storica sentenza del 13 febbraio scorso, con la quale il tribunale di Torino ha condannato a 16 anni i proprietari della Eternit riconosciuti colpevoli di disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele.
La sentenza ha avuto grande eco non sono in Italia ma anche all'estero: non avrà il potere di guarire i malati né resuscitare i morti causati dall'amianto, ma rappresenta un punto di svolta importante nella lotta contro l'amianto: basti pensare, ad esempio, che questo materiale è vietato in Italia dal 1992 ma è ancora utilizzato in molti paesi (come la Cina, ad esempio) che esportano manufatti in tutto il mondo. 
I media hanno dato spazio a questo evento: finalmente se ne parla e dobbiamo fare in modo che si continui a farlo, affinché il livello di attenzione rimanga alto. Pochissimi sanno che l'amianto causa 3000 vittime l'anno solo in Italia. E' un numero enorme, paragonabile alle vittime della strada (4000 morti), eppure dell'amianto si sa poco o niente. Continuiamo a parlarne, allora!
Cosa può fare il comune di Desio?
Informazione, innanzitutto, anche grazie alla collaborazione delle associazioni che hanno maturato nel tempo una grande conoscenza del tema: l'obiettivo è informare i cittadini sui rischi legati alla presenza dell'amianto nella nostra città e sulle adeguate azioni da intraprendere.
Inoltre, l'amministrazione stessa potrebbe dare il buon esempio nel rimuovere l'amianto ancora presente su alcuni edifici pubblici. Nonostante la scarsità di risorse economiche, esiste la possibilità di bonificare i tetti a costo zero cedendo i diritti di superficie a società specializzate (E.S.Co.) che finanziano l'intervento mediante l'installazione di impianti fotovoltaici: tali impianti permettono di accedere agli incentivi del Conto Energia ripagando così sia la rimozione dell'amianto che l'installazione dell'impianto stesso.
Paolo Di Carlo
M5S Desio

 
 
 

Desio, i referti medici sul computer di casa tua

Post n°200 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da te.miti

Desio, i referti medici
sul computer di casa tua

I referti si potranno consultare via internet. (Foto by farina p K49)

Desio - Consultare i propri referti medici da qualsiasi computer collegato ad internet. E' la possibilità che offre l'ospedale di Desio, nell'ambito di un progetto della Regione per l'accesso semplificato ai servizi per i cittadini. Finora i referti erano consultabili usando un lettore specifico di smart-card dalla postazione di lavoro. Ora invece si possono consultare da qualsiasi pc collegato ad internet. Per farlo, occorre accedere al portale internet regionale e registrarsi.

Ad ogni utente sarà attribuito un nome e una password che riceverà sul proprio cellulare. Accedendo al portale regionale ed autenticandosi, i cittadini potranno quindi visualizzare ed eventualmente stampare il proprio referto medico. Per far conoscere a tutti i pazienti questa nuova possibilità, per circa un mese saranno presenti presso il Nuovo Ospedale di Vimercate (che fa parte della stessa azienda dell'ospedale di Desio) degli incaricati che illustreranno le modalità di adesione; il personale provvederà all'inserimento delle necessarie autorizzazioni per l'avvio del servizio.

"Sono lieto di comunicare alla cittadinanza l'avvio nella nostra Azienda di questo nuovo servizio e ringrazio la direzione generale sanità che ha voluto scegliere l'Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate, insieme all'Azienda ospedaliera Macchi di Varese, quali primi sperimentatori" ha dichiarato il direttore generale, il dottor Pietro Caltagirone. L'iniziativa si collega alla sperimentazione iniziata nel 2011, con la consultazione sul sito aziendale della terapia anticoagulante orale.

 
 
 

Inquinamento, smog da record. Monza e Brianza respirano Pm10.

Post n°199 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da te.miti
 

Inquinamento, smog da record
Monza e Brianza respirano Pm10

Inquinamento, per Monza un primato non certo inviadiabile (Foto by FABRIZIO RADAELLI)

Monza - Le precipitazioni nevose degli ultimi giorni non hanno giovato più di tanto alla qualità dell'aria della Brianza che era, e resta, piuttosto inquinata. Parliamo di polveri sottili, le cosiddette Pm10 per cui la legge prevede una soglia limite di 50 microgrammi per mtero cubo d'aria. Un livello abbondantemente superato in diverse giornate dall'inizio di questo 2012. In provincia l'Arpa ha posizionato 3 centraline. In quella di Monza il valore di guardia è stato superato 22 volte su 33. In 5 giornate i dati non sono stati rilevati. Il valore medio è di 69,4 microgrammi per metro cubo. Quello massimo si è toccato il 23 gennaio con 119. E' da venerdì scorso che i livelli non scendono sotto il limite. Situazione leggermente migliore a Vimercate. Qui la centralina ha registrato valori oltre i limiti in 16 occasioni su 38. Qui la media è di 61 microgrammi per metro cubo e il valore massimo si è raggiunto il 19 gennaio con 184. La situazione peggiore è però quella di Meda dove in 26 giorni su 38 si è andati oltre la soglia dei 50. Qui il valore medio è il più alto con 73,8 e quello massimo, toccato il 18 gennaio è stato addirittura 255, ben cinque volte oltre il limite previsto per legge. Anche in questa zona è dallo scorso venerdì che i valori sono fuori dai limiti.

 
 
 

Pedemontana e lo svincolo di Mazzettopoli

Post n°198 pubblicato il 19 Gennaio 2012 da desio_5_stelle
 

Alla luce delle gravi accuse e delle ordinanze di custodia cautelare per Rosario Perri (ex Direttore Tecnico del Comune di Desio ed ex Assessore Provinciale), Antonino Brambilla (ex Assessore all'Urbanistica del Comune di Desio ed ex Vicepresidente della Provincia) e Massimo Ponzoni (ex assessore Regionale all'Ambiente) ci poniamo alcune domande. Fino a che punto il malaffare potrebbe aver condizionato l'urbanistica e le infrastrutture sul nostro territorio? Se è vero che gran parte del PGT 2009 è già stato rivisto e modificato, lo stesso non vale per il progetto dell'autostrada Pedemontana. E allora ci chiediamo: dove finisce il progetto di interesse pubblico e dove potrebbero iniziare le speculazioni private?
Perché si vuole costruire a Desio il più grande svincolo d'Europa quando ne esiste già uno appositamente realizzato negli anni 90?
Perché proprio a Desio il palazzo uffici di Pedemontana e il deposito mezzi?
Perché proprio a Desio un'area di servizio 10 volte più grande dell'ospedale adiacente?
Perché proprio a Desio gli espropri colpiscono aziende e abitazioni ma risparmiano i terreni delle società immobiliari?
Che il progetto di Pedemontana sul territorio desiano possa essere stato fortemente condizionato da interessi privati a discapito dell'interesse generale è molto più che un semplice sospetto. Non possiamo rischiare di veder realizzata sul nostro territorio un'opera colossale che potrebbe essere viziata all'origine da pressioni illecite. Riteniamo pertanto che nessun cantiere dovrà essere aperto sul territorio fino a quando la magistratura non avrà verificato la correttezza dei passaggi e delle scelte progettuali confluite nell'attuale progetto di Pedemontana. Chiediamo al Comune di Desio e alla Provincia di prendere posizione a tutela del territorio, dei cittadini desiani e di tutta la Brianza.

Paolo Di Carlo
M5S Desio

 
 
 

Il socio di Ponzoni: “Minacce dall’assessore, temo per la mia vita”

Post n°197 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da te.miti
 

Esclusivo/Il socio di Ponzoni: “Minacce dall’assessore, temo per la mia vita”

Sergio Pennati, commercialista di Desio che curava le immobiliari del politico del Pdl poi fallite, nel marzo del 2009 scrive una sorta di testamento, poi sequestrato dai magistrati che hanno disposto l'arresto del luogotenente di Formigoni in Brianza. Dove svela le sue "malefatte", i rapporti politici, i rapporti d'affari. L'ombra degli "amici calabresi"

Teme per la propria vita Sergio Pennati, il commercialista di Desio che cura le società immobiliari di Massimo Ponzoni, il numero uno del Pdl in Brianza, consigliere regionale e più volte assessore nelle giunte di Roberto Formigoni, inseguito da un ordine di custodia emesso dal gip di Monza e al momento “irreperibile”. Tanto da scrivere un drammatico testamento in cui parla esplicitamente di “minacce” ricevute dall’uomo politico dopo aver rifiutato di uscire dalle società ormai sull’orlo del crac. Intimidazioni, spiegherà poi ai magistrati di Monza, rafforzate dall’essere state profferite in presenza “di persone di origine calabrese dal cui atteggiamento si ricavava una certa preoccupazione”.

“Chi leggerà queste parole è perché, purtroppo, a me sarà successo qualche incidente. Nel caso mi capitasse qualcosa, la persona a cui dovrà essere addebitata la colpa è Massimo Ponzoni, ora assessore alla qualità dell’ambiente della Regione Lombardia”.  Comincia così il documento rivolto ai propri familiari, scritto il 4 marzo 2009 e sequestrato dalla Guardia di finanza nel corso dell’inchiesta. Pennati traccia un ritratto impietoso del luogotenente di Formigoni in Brianza: “E’ un drogato cocainomane dedito più che altro alle donne”, scrive. Ma quel che più conta è il lungo elenco delle sue “malefatte”, commesse per fare carriera in politica e per “mantenere un tenore di vita superiore alle sue possibilità”. Malefatte che ricalcano le accuse della Procura di Monza, che ha ottenuto un ordine di custodia per Ponzoni con accuse che vanno dalla corruzione alla bancarotta fraudolenta.

Una delle società a cui Pennati fa riferimento è l’immobiliare Pellicano srl, poi fallita, di cui erano soci diversi big del Pdl lombardo: l’attuale assessore regionale Massimo Buscemi, il consigliere regionale Giorgio Pozzi e Rosanna Gariboldi, ex assessore provinciale a Pavia e moglie del parlamentare berlusconiano Giancarlo Abelli, già condannata per riciclaggio.

Ecco il testo integrale del “testamento” di Pennati, agli atti dell’inchiesta.

Il 4 dicembre 2009, i magistrati di Monza interrogano Sergio Pennati e gli chiedono conto di quel testo inquietante. “Ho scritto il memoriale perché avevo ricevuto delle minacce da Ponzoni nel mese precedente”, spiega. “In particolare ciò è accaduto tre volte, una volta a Milano negli uffici della Regione e le altre volte nel parcheggio del bar ‘La Rotonda’ di Cesano Maderno”. Nella prima occasione, continua, “in seguito al mio diniego a uscire dalla società Il Pellicano e La Perla, Ponzoni mi ha detto: ‘Stai attento che io ti schiaccio’”.

Fuori dal bar di Cesano, l’allora assessore rincara la dose: “Stai attento che sopravvive chi ha gli amici”. E Pennati coglie un riferimento “a un gruppo di persone che frequentano quel bar: si tratta di persone di origine calabrese, lo posso dire dall’accento, dal cui atteggiamento si ricavava una certa preoccupazione”. E nella terza occasione, Pennato afferma di essersi sentito dire: “Ricordati che gli amici ce li ho io”.

 
 
 
 

IL CONSIGLIO COMUNALE E' ON-LINE

Lo chiedevamo da 2 anni noi del MoVimento 5 stelle: finalmente, grazie alla decisione del sindaco Roberto Corti e della giunta del Comune di Desio, da Luglio 2011 è possibile vedere da casa il consiglio comunale in diretta streaming tramite Internet e rivedere la registrazione anche a distanza di tempo attraverso il sito istituzionale del comune (accedi alla web tv).

Inizialmente avevamo cercato di riprendere le sedute consiliari - pubbliche - come semplici cittadini, ma ci è sempre stato vietato dall'ex presidente del consiglio Nicola Mazzacuva; dal 2010, tramite il nostro consigliere Di Carlo, abbiamo portato la questione in commissione Statuto e Regolamenti, ma l'iter si era fermato nel novembre 2010 con l'auto-scioglimento del consiglio comunale. Nel luglio 2011 la svolta, grazie all'intervento rapido ed efficace del neo-sindaco.

 

 

CHI SIAMO

Siamo cittadini delusi dai partiti, dai quali non ci sentiamo rappresentati. Ci impegnamo in prima persona perché l'amministrazione della città di Desio sia intesa in modo nuovo, trasparente e aperto alla partecipazione di tutti: con questo spirito abbiamo presentato alle elezioni comunali 2010 la lista civica "DESIO 5 STELLE". Essere residenti a Desio, non avere condanne penali, non essere iscritti a partiti e non aver ricoperto cariche politiche per più di un mandato sono caratteristiche di tutti i candidati che ne fanno parte: semplici cittadini, fuori dai partiti e lontani dai centri di potere, convinti che il riscatto della città possa arrivare solo lavorando per il bene comune. 

Nonostante ci presentassimo per la prima volta, e nonostante i "gufi" che ci davano sconfitti al 2%, alle scorse elezioni abbiamo ricevuto un ottimo sostegno: quasi il 5% e un seggio ampiamente guadagnato in consiglio comunale. Un risultato migliore di quelli ottenuti da UDC e IDV.

In seguito alla sospensione e al successivo scioglimento del consiglio comunale (v. box a sinistra) la città di Desio è stata giudata dal Commissario dott.ssa Nuzzi fino alle elezioni amministrative (maggio 2011). Mentre tutti i partiti hanno visto scendere il numero di voti, il MoVimento a Desio è cresciuto fino al 6,17% ottenendo un seggio di minoranza.

 

 
 

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PAOLO DI CARLO, CONSIGLIERE DESIO 5 STELLE

Dal 2007 faccio parte del Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Desio, mentre dal 2008 sono attivo all'interno del Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio per dimostrare che vivere senza inceneritore (e senza l'inquinamento e le malattie che ne conseguono) è possibile. Nel 2010, candidato sindaco per Desio 5 Stelle, sono stato eletto consigliere comunale, risultato confermato nel 2011 nonostante la riduzione del numero dei consiglieri da 30 a 24.

 

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