Creato da aranceacolazione il 02/09/2008

arance a colazione

sono una sirena - e mangio arance a colazione

 

 

In wonderland

Post n°201 pubblicato il 26 Settembre 2016 da aranceacolazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Adesso che il salto nel vuoto è finito, adesso che ho sbattuto il culo sul terreno, adesso che sono tornata in questo strano paese di matti, cerco quella strada che avevo smarrito da tempo. Non so chiedere indicazioni, me le danno tutte sbagliate. Cappellai matti, leprotti, conigli, regine di cuori e sardonici gatti. Questa è la Sicilia, signore e signori, benvenuti al sud: l'abbagliante, profondo, violento, crudele e magnifico sud. Casa mia.  

 
 
 

Daddy

Post n°200 pubblicato il 24 Marzo 2015 da aranceacolazione



Che mio padre fosse un bambino me ne sono accorta quand'ero bambina anch'io. Sono cresciuta senza fidarmi di chi provava emozioni più scomposte, incontrollate e impulsive delle mie. Più che con amore incondizionato, l'ho sempre guardato con un condizionato sospetto. Ho cercato da sempre esempi diversi, sperando che fossero esempi migliori. Non sono tanto sicura poi di esserci riuscita. Più cercavo modelli da emulare, più riscontravo gli stessi vizi e gli stessi infantilismi del mio povero padre. E ancora oggi, che sono ormai coetanea di gente più che adulta, trovo bambini intorno a me. Bambini che si gettano avidi sui loro giocattoli, rifuggendo responsabilità e impegni scomodi. Allora ho rivalutato mio padre, che almeno non si è mai sottratto ad un compito oneroso, che ha camminato per quanto possibile con onestà e dignità sulla strada subdola e tortuosa della politica attiva, che ha tenuto fede ai suoi impegni di padre e marito: a suo modo, ma meglio che ha potuto. Se non l'ho rivalutato del tutto, ho comunque perdonato mio padre, e la sua candida, ingenua innocenza di bambino testardo, incauto e puro.

 
 
 

Buoni propositi.

Post n°199 pubblicato il 24 Marzo 2015 da aranceacolazione

 

Dovrei muovermi, fare sport, tonificare i muscoli, non appena poso il pane e nutella.

 
 
 

Etciù.

Post n°198 pubblicato il 24 Marzo 2015 da aranceacolazione

E' primavera ed io sono allergica. La vita è un po' così, le cose belle non te le puoi godere.

 
 
 

Caterina

Post n°197 pubblicato il 02 Novembre 2014 da aranceacolazione

Guardarti negli occhi infiammati di bambina, accesi di curiosità per un mondo che ha tutto di nuovo, di mai visto prima. Così lontana dalla crudeltà degli uominii, dalle lacrime, dalle bollette da pagare e dalle piccole vendette e malefatte quotidiane che ci si regala tra amici: contemplarti così, pulita ed entusiasta per ogni piccola cosa, per ogni piccolo miracolo che accade su questa terra prima di venire calpestato: è il momento più bello della mia giornata.  

 
 
 

Pensavo fosse amore

Post n°196 pubblicato il 13 Settembre 2013 da aranceacolazione
 


"Amore e Psiche", Antonio Canova 

Invece avevi la glicemia alta. 

 
 
 

Senza parole

Post n°194 pubblicato il 09 Luglio 2012 da aranceacolazione

Perchè io già di mio di parole ne ho poche. E quando ce l'ho, le scrivo male. Quando le penso, le dico male. Non conosco il motivo di tutto questo. Ho chiesto in giro: ho ricevuto milioni di risposte diverse. Io le risposte giuste non le trovo mai, e spesso resto attonita e senza fiato. Ho sentito fosse giusto stare in silenzio. Perchè la vita è comunque piena di occasioni, per chi resta ancora: lacrime e sorrisi si alternano in un circo, dolorosissimo a volte, comunque straordinario. Tu che non ci sei più hai lasciato vuoti tanti luoghi, tanti spazi. Certo verrai ricordata, dai nostri pensieri, dal nostro affetto, dalla nostra rabbia quando ti associamo alla caducità e all'ingiustizia di una vita che è così potente da lasciarci schiacciati. 

 
 
 

Sapore di mare

Post n°193 pubblicato il 03 Luglio 2012 da aranceacolazione
 


Terrasini

Quando torno a casa parto senza valigia. Ritrovo tutto quello che mi serve, e anche di più. Anche quello di cui negli anni avrei dovuto liberarmi e che invece mi investe suscitandomi sempre nuove emozioni. Mi metto a riguardare le vecchie foto, a sfogliare gli antichi libri di scuola, a rileggere lettere stropicciate e ad ascoltare la musica della mia adolescenza. Volti e storie si riaffacciano alla mente, i ricordi si affollano nell'angusto spazio della mia stanza. Ritrovo gli spartiti ingialliti dentro ai cassetti vicino al pianoforte: dovrei riaccordarlo, tornare ad esercitarmi. Me lo ripropongo ogni volta, ma quando me lo ritrovo davanti mi limito a contemplarlo e ad accarezzare i tasti. A Bologna non c'è spazio per un oggetto così ingombrante, ma morirei se dovessero togliermi questo pezzo di vita. Mi stendo sulla sabbia e immagino di far muovere le dita suonando il fruscio delle onde.
Mi addormento.

 
 
 

Trapanino chi?

Post n°192 pubblicato il 04 Dicembre 2010 da aranceacolazione
 

ciao a te.
il mio nick la dice lunga.... anzi corta...
cerco una donna che abbia bisogno di piccole misure per stare bene e godersi quei momenti o che voglia provare il suo lato "B" .
P.S. non fermarti alla superficie... lo so che ci vuole anche altro... feeling , intenti , sincerità... e proprio per questo debbo dirti che non sono libero...

Bene. E dopo questo messaggio ricevuto ritorna la fiducia nel futuro, nella gente. E' meraviglioso sentirsi parte di questa umanità sincera, generosa, profonda, cosciente dei propri limiti ma nello stesso tempo fiduciosa nelle sue possibilità.

Grazie a te, o sconosciuto immantinente cestinato. Mi hai risollevato la giornata, e visto che si sta avvicinando il mio compleanno - che notoriamente vivo in uno stato tra il catatonico e il depressivo - mi hai regalato nuovi buoni motivi per festeggiarlo: di psicopatici ne sto incontrando tanti e invece di rammaricarmi del fatto che morirò zitella, dovrei compiacermi e complimentarmi con me stessa per avervi schivati tutti con destrezza.

 
 
 

Bene

Post n°191 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da aranceacolazione
 

Niente perchè, niente ma, niente se. Va come deve andare, mi dispiace che lo stupore non mi appartenga più. Mi arrabbio con un cuore che continua a battere dentro un corpo che non lo vuole ascoltare. Non vado dove lui mi porta: è un navigatore sbagliato. Sento solo quello che sentono le mie orecchie, vedo quello che vedono i miei occhi. Vado dove mi portano le mie gambe. E adesso che siamo di nuovo soli, c'è di nuovo tutto da rifare. Sognare ancora, ma non con te.

 
 
 

Fuori dal mondo

Post n°190 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da aranceacolazione
 


A girl with a small owl sitting on her hand

C'è una ragazza che si aggira per la città, con una folle attrazione per la neve. Mentre tutti si rintanano in casa, lei esce a farsi pungere il viso dal freddo; per raccogliere più fiocchi possibili. Mastica e rumina la gioia di sentirsi ripulita da scorie venefiche; gusta il sollievo a cui l'ha portata il suo coraggio; sente fermentare dentro di sè la libertà conquistata. C'è una ragazza che finalmente è sola senza sentirsi sola. Che si aggira per la città ebbra del suo sorriso. Forse straniera. Forse straordinaria? Forse, solo strana.

 
 
 

Goodbye

Post n°189 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da aranceacolazione
 


T. L. Lange, Missing gift

Vuoi sapere se mi mancherai?
Mi hai appena ricordato che perderò le nostre abitudini.
Quei giorni in cui potevo vederti e starti vicina, durante una passeggiata o davanti ad un bicchiere. Quelle sere che mi regalavi o che mi conquistavo, in cui mi costringevo a non chiederti niente - tanto indovinavo tutto. La tua meraviglia e e le tue risate mentre ti raccontavo che avevo combinato un nuovo guaio. Le tue attenzioni, anche quelle superflue. Le volte in cui ci sfogavamo di qualcosa per cui eravamo diventati tristi e ci restituivamo il sorriso. I film di terza categoria, le discussioni esistenziali e la tua ostinazione ad insegnarmi a completare un giro di tango decente.
Vuoi che ti dica che mi mancherai? Non ti sei accorto che nel frattempo mi ero già preparata? Non saresti mai rimasto accanto a me a lungo. Ho fatto in modo che la tua assenza trovasse radici e crescesse dentro di me come una certezza inevitabile.
Adesso mi lasci a questo vuoto. Ma è da tanto che mi manchi.

 
 
 

Anche questo è un tango

Post n°188 pubblicato il 12 Luglio 2010 da aranceacolazione
 


Leonetto Cappiello, Chapeau Mossant

Organizzare un lungo periodo di vacanze con le tasche perennemente vuote è un fatto che ha provato a logorarmi negli anni, ma non c'è da farsi prendere dal panico. La parte più difficile è inghiottire i sensi di colpa e continuare a camminare a testa alta tra la gente che percepisce il tuo progressivo abbandonarsi all'ozio, e ti conficca sulla schiena pugnalate di livore con gli occhi. Superati questi primi momenti di disagio, il resto si affronta a piccoli passi, con un rigoroso programma che abbia come obiettivo: riempire significativamente il vuoto.
Così scopro che tu potevi essere un diversivo interessante ma tutto sommato mi sei già venuto a noia, ma neanche tu sei la persona giusta e, che peccato: nemmeno tu, e anche con te mi sono sbagliata, e che forse era meglio stare da sola e pensare ancora un po' a me stessa, invece di pensare a tutti voi che, onestamente, mi state stressando parecchio.
Allora oggi è lunedì e spengo il telefono, mi sveglio presto e vado a fare jogging per scaricare la tensione di questi rapporti vagamente inutili.
Mezz'oretta di corsa che si trasforma presto in una camminata veloce, con la coda dell'occhio a guardare le vetrine. Poi, cosa vuoi, si entra al bar con la scusa di dare una scorsa al giornale e si ordina un caffè macchiato, così, per cortesia. Si esce con una pasta consumata al bancone ed altre due dentro un sacchettino. Appena torno a casa vi chiamo, uno ad uno, e spero di trovare una scusa convincente per mollarvi tutti e tornare al mare.

 
 
 

Yankee Doodle went to town

Post n°187 pubblicato il 16 Giugno 2010 da aranceacolazione
 


Louise Francke, English bull dog
(as Holbeins Henry VIII)

Ed io passeggio per la via pensando ai cazzi miei, quando sento una vocina timida che mi chiama da lontano e mi volto. Un biondino si avvicina: sta farfugliando qualcosa in una lingua che non riesco a distinguere. Dopo avere prestato più attenzione a come parla e riuscendo a scartare il francese ed il russo, decido che è inglese, o che quantomeno mi sta parlando in una lingua anglofona.
Mi chiede indicazioni stradali ed io, invece di ammettere umilmente ignoranza (sia in lingua inglese che in orientamento geografico), gliele offro volentieri, se non altro perchè è giovane carino e prestante e, si sa, da cosa nasce cosa, potremmo finire a bere un caffè insieme, conoscerci, innamorarci perdutamente e  andare al mare mano nella mano a goderci i tramonti. Sta di fatto che lui riesce a biascicare in italiano corretto la parola "pinacoteca" - che già è di per sè difficile -, io riesco a sbagliare in inglese la parola "semaforo".

Adesso non so dove egli sia. Se vi trovate attorno un tizio biondo e spaesato che vi racconta di essersi perso mentre cercava la Pinacoteca di Bologna, ve l'ho mandato io.

 
 
 

Tuttavia

Post n°186 pubblicato il 27 Maggio 2010 da aranceacolazione
 


Paul Brent, Zenzero rosso

Così te ne vai. Succede veramente.
Non lo sai, non lo sai, il magone che ho adesso e quanto mancherai.
Amico di giorni che sembra impossibile raccogliere tutti insieme, che ricordo uno per uno.
Vicini, sempre, quando si aveva bisogno l'uno dell'altra. Lontani, spesso, perchè un'amicizia vera non soffoca ma rende liberi. Legati da un pensiero leggero e costante. Tenaci nell' incastrare spazi da week-end in una settimana intera. Complici nell'ironia, nei giochi, nelle avventure. Sperimentali. Restituiti come ricordi dalle tenere e comiche fotografie che ci restano. Abbracciati in un tango che siamo quasi riusciti a tradurre in canyengue.
Non tornare presto se non ti serve. La strada che hai intrapreso percorrila tutta.
Se non ti chiedo troppo, però, lascia un pezzettino di cuore legato a me. Uno spazio grande nel mio ti conserva gelosamente.
Ti voglio bene.

 
 
 

La vida es una milonga

Post n°185 pubblicato il 20 Maggio 2010 da aranceacolazione
 


Gustav Klimt, L'abbraccio

C'è un tempo per ricevere dei no. C'è un tempo per pronunciarli. C'è una tenerezza infinita che mi regala quel tuo sussurrarmi mi piaci con aria già affranta prima di ascoltare la risposta. Avevo indovinato il perchè non mi chiedevi più di ballare con te, anche se ho preferito sentirmelo dire. Dammi tempo, mi hai chiesto. Tutto il tempo che vuoi. Spero di poter tornare presto stretta tra le tue braccia, a trattenere il fiato nel tentativo di seguirti, nei passi di un vorticoso giro di giostra.

 
 
 

La cappellaia matta

Post n°184 pubblicato il 17 Maggio 2010 da aranceacolazione
 


John French, Madame Paulette Net Hat, c.1963

Per fortuna c'era il cineforum. Andavano a cinema a piedi e tornando - fumando parole fatte di vapore acqueo - lei gli raccontava l'ultimo di Reisnais, ma gli raccontava anche di come a scuola fosse stata impegnatissima a costruire strani cappelli per la recita dei suoi bambini. Era stata tutto il giorno ad inventarsi forme bizzarre, a ritagliare stoffe e cartoncini colorati, ad applicare nastri, paillettes, bottoni. Ci pensi, gli diceva, non è buffo, Coco Chanel ha iniziato proprio dai cappelli. Gli raccontava di come avesse attorcigliato un nastro lunghissimo e vermiglio intorno ad una tuba che aveva avvolto di velluto rosso, e di come avesse incollato per visiera una veletta trasparente e ricamata, riciclata da una vecchia bomboniera. Era allegra. Le piaceva che lui stesse ad ascoltare cose che per altri potevano sembrare di poco conto, mentre le passava una mano tra i capelli.
Spesso, arrivati a casa, c'erano ancora domande e risposte.
Poi lui andava via, e i trentametriquadri le sembravano troppo grandi.
Pensa, diceva, Coco Chanel ha iniziato proprio dai cappelli, non è buffo.

 
 
 

Cecità

Post n°183 pubblicato il 15 Maggio 2010 da aranceacolazione
 



Vige un codice, nel tango. La donna sta seduta e si guarda calorosamente intorno lanciando segnali telepatici ai ballerini liberi che si aggirano nella sala. Se un uomo avverte il richiamo, fissa lo sguardo su di lei e piega la testa da un lato per invitarla. La ballerina si alza, lo raggiunge e i due si allacciano nel tango e vivono felici e contenti per sempre. Io difetto un po' nel rispetto di queste norme di galateo tanguero e, di solito, se uno non attraversa tutta la sala per pararmisi davanti e non mi tira su dalla sedia con tutt'e due le braccia, io resto seduta composta con aria vaga, a bere chinotto.
Non sono snob. Sono timida. E, soprattutto, molto miope. E siccome - per vanità e per comodità - per ballare tolgo gli occhiali, solitamente la mia visione della milonga è pressappoco quella di una che guarda una foto sfocata al buio. Così capita che, alzando lo sguardo e mettendo un pò più a fuoco le sagome che mi circondano, mi trovo davanti personaggi imbarazzati che si vergognano quasi di invitarmi, perchè non vogliono rovinare questa visibile aura di pace zen e di noncuranza che mi si forma attorno. Quando riescono a farlo si rilassano, e quando chiedo loro - a fine tanda - se per favore mi riaccompagnano alla sedia perchè da lontano non la individuo, riescono anche a comprendere che il mio problema non è la puzza sotto al naso ma il prosciutto sugli occhi.

 
 
 

Due più due

Post n°182 pubblicato il 15 Maggio 2010 da aranceacolazione
 


Jack Vettriano, Sfilata

Ne ho trovata davvero una che mi somiglia.
C'è che dopo questa strana euforia che mi hai regalato sfuggi come se adesso dovessi pretendere per forza qualcosa.
Niente di nuovo, insomma.
Non so se sono appena entrata o se sto già uscendo.
Niente di nuovo. In somma.

 
 
 

Donne, dù dù dù

Post n°181 pubblicato il 11 Maggio 2010 da aranceacolazione
 


Bill Brauer, Thisbe's fantasy

Esistono donne che vanno prese per mano, altre per i polsi.
Esistono donne che non amano essere tenute per mano, a cui non piace essere prese per i polsi. Donne che, nell'insensatezza delle emozioni che vivono, preferiscono essere libere di farsi guidare dai loro sensi.
Donne che camminano nude, anche se sono vestite.
Trasparenti.
Felici di sentirsi inebriate anche da qualche stronzata - quelle raccontate bene.
Tutto quello che desiderano, talvolta, è solo un abbraccio.

 
 
 
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